Tra i grandi produttori di vino a livello europeo l’Italia occupa il primo posto in assoluto sia per produzione locale che per esportazione.
Le cantine e gli intenditori di questo prodotto conoscono molto bene le dimensioni delle bottiglie di vino, che possono essere molteplici e hanno uno scopo ben preciso sia per la consumazione, che per la vendita e soprattutto per definire il carattere del vino.
A livello di capacità il formato standard europeo e quello più comune è proprio da 0.75 l. La normativa infatti prevede che il formato di vendita sia proprio questo, nonostante solo la Svizzera, geograficamente in Europa commercializza bottiglie anche da 0.7 l. Invece l’altezza, il peso e il diametro di una bottiglia di vino non sono standardizzati. Di conseguenza il peso può oscillare sulla base dello spessore del vetro e la forma invece allungata, snella o bombata per conferire significato ai vini più corposi o più leggeri.
Vediamo nel dettaglio le varie grandezze e forme di bottiglie di vino.
Bottiglie da vino: quali tipologie e dimensioni
Nel corso del tempo le tipologie di bottiglie da vino sono cambiate ma si affermano come dei veri e propri standard delle forme ben conosciute.
La bordolese: originaria della zona di Bordeaux è forse la forma di bottiglia più conosciuta. Snella alta, spalle visibili e collo corto tipica dei vini fermi. Incolore per i bianchi, rosso per i rossi.
La borgognotta o borgognona: originaria della borgogna ha le spalle più affusolate e leggere, con un collo più lungo e un aspetto più pieno ai tre quarti di altezza. E’ la bottiglia utilizzata prevalentemente per i bianchi. Non manca l’utilizzo anche per i rossi.
La renana: originaria della renania, slanciata e snella con spalle assenti è leggera e affusolata utilizzata prevalentemente per i vini bianchi senza depositi sul fondo.
La champagnotta: utilizzata per gli smunati e gli champagne è più bombata della sua cugina borgognotta e con un collo molto più lungo.
Bottiglie di vino: come scegliere le misure giuste e i formati
Ma vediamo insieme come scegliere le misure giuste per le bottiglie di vino e i suoi formati.
La capacità, è il parametro standard che definisce i vini commercializzati in Europa e da qui esportati. Infatti lo standard fissato è di 0.75 l.
Non mancano certamente capacità meno note e commercializzate come il piccolo, da 0,25 l, la magnum o la doppia magnum, rispettivamente di 1,5 e 3 l utilizzate per spumanti e champagne. Formati come Réhoboam (4,5 l), Balthazar (12 l) e Melchior (18 l) sono impiegati più spesso per scopi di marketing o per occasioni speciali.
La forma della bottiglia invece determina il carattere del vino contenuto. A parità di capacità standard la bottiglia di vini corposi hanno un peso maggiore poichè di vetro più spesso e bombato, mentre vini più leggeri di forma snella e allungata sono costitutiti da un vetro più sottile. Da ciò il peso delle bottiglie da 0.75 l può oscillare dai 400 ai 750 g.
Il diametro va invece di pari passo con l’altezza a parità di capacità standard. La snella renana ha un diametro di circa 60 – 82 mm e l’altezza più alta di tutte con un massimo di circa 375 mm. La bordolese e la borgognotta hanno un diametro compreso tra i 78 e i 90 mm e altezze inferirori di circa 300 – 320 mm.
I nomi delle bottiglie
Oltre il formato standard da 0.75 l, le bottiglie più grandi e di qualità sono anche le più rare e costose e tendenzialmente utilizzate per conservare i grandi vini come gli champagne. Infatti alle bottiglie di vino sono dedicati i nomi dei grandi re. Qui una panoramica delle più conosciute, senza dimenticare i vini di nicchia come il marsale o il porto che hanno invece dimensioni e forme del tutto particolari.